Qualità nutrizionale

Ci si riferisce ad un maggiore o minore contenuto in elementi nutritivi. Esistono oggi alcuni studi di confronto tra cibi convenzionali e cibi biologici:
- Progetto europeo Q-life
- Studio Itab
- Ricerca dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
- SIMBIOVEG (www.simbioveg.org)

I rapporti di queste ricerche hanno evidenziato dei parametri migliori negli alimenti biologici per:
- contenuto più elevato di sostanza secca
- contenuto più elevato di minerali in genere
- contenuto più elevato in anti-ossidanti (tra cui Vit C), probabilmente per la funzione protettiva che queste molecole esercitano sulla pianta stessa
- minor contenuto di grassi nelle carni bovine minor contenuto di nitrati nelle verdure, soprattutto a foglia (tali composti sono considerati degli anti-nutrienti, e sono mutageni!)
- totale assenza di residui di antiparassitari quota proteica di qualità nei cereali biologici.

La rivista New Scientist ha pubblicato un articolo “Il cibo bio riduce rischio infarti e cancro” in quanto i risultati della ricerca provavano che le minestre bio contengono quasi sei volte più acido salicilico, che combatte l'indurimento delle arterie e il cancro all'intestino. Secondo un’altra ricerca dell’Istituto per le colture foraggere e la ricerca ambientale (IGER) il latte proveniente da agricoltura biologica contiene una maggiore quantità (il 64% in più) di acidi grassi Omega 3, essenziali per l'organismo umano.
Dal secondo rapporto “State of Science Review” (Stati Uniti) emerge che il sistema biologico permette ai prodotti agricoli di possedere dei livelli di sostanze antiossidanti superiori a quelli derivanti dai metodi convenzionali. Altri studi segnalano la presenza fino a tre volte superiore di vitamine e flavonoidi nei prodotti bio rispetto ai convenzionali. Le principali motivazioni risiederebbero nella maggiore risposta immunitaria da parte della pianta, necessaria in assenza di utilizzo dei pesticidi.